Occupati del regno del cuore
Intervista a Claudio Naranjo, del giornalista Victor M. Amela, apparsa sul quotidiano spagnolo La Vanguardia il 17 gennaio 2012.
Che cos’è l’enneagramma?
Uno strumento di autoconoscenza, il più completo.
In che cosa consiste?
È una mappa delle nove passioni che danno forma alla tua personalità: ti aiuta a conoscerle per poter identificare quale di esse ti condiziona.
Quali sono quelle nove passioni?
Ira, orgoglio, vanità, invidia, avarizia, paura, gola, lussuria e accidia.
Sembrano i peccati capitali.
I greci avevano già enumerato quasi tutte quelle passioni, chiamate successivamente peccati capitali dal cristianesimo, e che sono a loro volta i nove enneatipi dell’enneagramma.
E una di quelle passioni mi condiziona?
Ce n’è sempre una dominante sulle altre: identifica qual è la tua e così potrai lavorarci per bilanciarla con le altre.
Con quale scopo?
Smettere di agire per reazione, con automatismi, come una macchina: davanti a ogni situazione, sarai capace di agire con coscienza.
Qual è la sua passione dominante?
L’avarizia.
Sí?
Ho sempre temuto di rimanere senza niente: spaventato dalla precarietà delle mie risorse, mi è costato molto investire sulle mie capacità, non avevo fiducia in me…E questo mi ha lasciato ai margini del vivere, una vita da vivere.
Non ha potuto controllare quella avarizia?
Ora sì, ma è stato difficile. Lo disse già Churchill: “L’uomo inciampa con la verità…ma si rialza e prosegue sul suo cammino”.
Da dove proviene l’enneagramma?
Da una forma di esoterismo cristiano dell’Asia Centrale, che fu divulgato in Europa da una specie di Socrate russo del principio del XX secolo, Gurdjieff. E da lui l’ha imparato Óscar Ichazo, che me l’ha insegnato nel deserto di Arica.
Com’è che è andato a finire nel deserto?
Era il 1970, e io passavo per il peggior momento della mia vita… Mi ci sono ritirato per sei mesi.
Che cosa le era successo?
La mia seconda moglie ebbe un incidente d’auto e morì mio figlio di undici anni.
Superarlo deve essere stato duro….
Avevo 37 anni e mi stendevo sul suo lettino e passavo ore ed ore piangendo. Un giorno capii che era un pianto per non avergli essere riuscito ad amarlo. Sentii la sua presenza e smisi di piangere.
E che cosa ha imparato nel deserto?
Io ero medico psichiatra. Vidi che la medicina farmacologica curava i sintomi, ma non la radice del problema del paziente: la lasciai per esercitare come psicoterapeuta.
È un male essere dominati da una passione?
Il male è che in quel caso la tua vita sarà più piccola, vissuta in automatico, sprecherai energie…quando invece potresti vivere più pienamente.
Quale automatismo l’ha fatta diventare medico?
A sei anni vidi la luna piena e chiesi a mia madre che cos’era. Mi disse che era un corpo celeste, come lo erano le stelle e i pianeti… e mi parlò della gravità…e sperimentai un intenso piacere davanti a quel barlume di conoscenza …E così cercai di ripetere quella gioia e quello mi ha portato alla scienza.
Ma dopo ha lasciato la scienza.
Quando ho sentito che la filosofia e la psicologia affrontavano meglio il dolore dell’infelicità.
Qual è stato il suo momento più felice?
A 20 anni ebbi una relazione erotica con una conoscente di 40 anni, e sentii tanta allegria…Il mondo era bello! Sentii la normale allegria del vivere, e lì fui cosciente del fatto che non avevo vissuto fino ad allora.
È arrivato a conoscere perfettamente se stesso?
Al centro della cipolla, se continui a togliere strato su strato, non ci sono semi, non c’è nulla!
Che significa questo?
Che l’unica cosa che c’è sono gli altri. Prima mi rinchiudevo nella mia torre di avorio, oggi vedo i problemi del mondo….
Quali sono?
Tutti derivano da una struttura patriarcale profonda, tanto che tutti si attenuerebbero se educassimo i bambini in un’altra maniera.
Come, esattamente?
Integrando intelletto, corpo, emozioni e spirito, per essere più amorevoli, più liberi, più saggi.
Ma per questo è decisivo prima di tutto educare gli insegnanti.
Abbiamo un’istruzione non amorevole?
Troppo intellettuale, istituzionale, individualista,patriarcale e poco umanistica. La nostra società continua a essere maschilista e predatoria. Lo diceva Cicerone: “Ogni senatore è saggio…ma il Senato è un idiota”
Soluzione?
Integrare intelletto, amore e istinto, i nostri tre cervelli. Abbracciarli tutti e tre davvero: per adesso, l’intelletto ha oscurato l’amore e ha demonizzato l’istinto.
Mi devo lasciar trasportare dal mio istinto?
Se ti trascina, non sei libero: si tratta di allearti con il tuo istinto.
Che passione domina oggi il mondo?
La vanità. Si esprime nella pulsione per il successo economico, la supremazia tecnologica, la confusione tra valore e prezzo….
Verso dove sta andando il mondo?
Molti vengono chiamai.. ma molti sono anche i sordi. C’è una spinta di trasformazione certa, ma passa dall’accendere la luce e vedere nella propria oscurità.
E se riuscissi ad accenderla cosa vedrei?
Sapresti che tutto è pulsante, che tutto palpita….Se cerchi l’Io, finirai con l’imbatterti nel’assenza dell’Io: ciò che trasforma è sentire l’essere. Se questo accade, avrai giorni peggiori o migliori, ma ricorderai il sapore dell’essere.
Un consiglio definitivo?
Occupati del regno del cuore, e il resto ti arriverà di mancia.