Dalla banalità del male alla ricerca della verità
Claudio Naranjo parla del fascismo.
Abbiamo motivo di pensare che la superficialità o la mancanza di connessione con la profondità della vita siano associate alla distruttività. Penso soprattutto al fascismo, che sta tornando, ancora una volta, ad essere presente nel mondo».
Prendendo spunto dalle amare riflessioni della Harendt sulla banalità del male e seguendo la ricerca di Umberto Eco degli elementi comuni alle varie forme di fascismo, Claudio ritrova come fattore nascosto delle diverse forme di potere patriarcale il “divieto a guardarsi dentro”.
Il testo che pubblichiamo, che è tra le ultime cose a cui Claudio stava lavorando, è stato letto da Ginetta Pacella nell’Aula Magna del polo universitario di Gorizia nel corso della IV edizione del convegno “Dopo Babele 2019. Dalla banalità del male alla ricerca della verità.
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