Amore coscienza psicoterapia.
Amore coscienza psicoterapia. Verso una nuova educazione dell’essere umano, Xenia, Milano 2011, pagine 160 (a cura di Enrico Cheli, traduzione e note di Alessandra Callegari, da Cosas que vengo diciendo, Editorial Kier 2007)
L’ultimo libro di Claudio Naranjo tradotto in italiano, edito da Xenia nella collana “Percorsi di consapevolezza” diretta da Enrico Cheli, è la traduzione di Cosas que vengo diciendo e raccoglie quattro conferenze tenute dell’autore tra il 1998 e il 2002. Come dice lo stesso Naranjo nella sua prefazione all’edizione italiana, trattano temi a lui cari e che negli anni è andato elaborando con diverse variazioni, al punto che questo libro contiene un “efficace distillato” della sua visione scientifica e spirituale e costituisce anche una sorta di “raccolta delle impronte digitali” della sua mente.
Come spiega sempre Naranjo nella prefazione, “Nel primo capitolo ho rivisto la trascrizione della presentazione della mia “teoria dell’amore” tenuta nel corso del programma SAT in Spagna nel 2001. La mia prima formulazione, nel 1999, aveva avuto come spunto l’invito dell’Istituto Gestalt di Barcellona a partecipare a un simposio su amore e psicoterapia insieme a Humberto Maturana e Susanna Stroke. Da allora, continuo a presentare e a sviluppare l’argomento e a osservare anche l’impatto notevole della mia proposta di identificare e nutrire la forma di amore che abbiamo meno sviluppato.
Il secondo capitolo, sui contributi scientifici, psicoterapeutici e spirituali nella comprensione della coscienza, è la trascrizione riveduta di quanto da me presentato nel corso del congresso su Scienza e Coscienza, svoltosi ad Albuquerque, negli Stati Uniti, nel 2000. Molto di quanto detto in quella occasione fu il risultato della preparazione che ha comportato il fatto che mi fosse stato affidato, insieme a Ilia Prygogine e a Salvator Paniker, il ruolo di relatore principale nel programma della prima conferenza transpersonale latino americana, e nello specifico quello di dover introdurre il tema della coscienza.
Il terzo capitolo, sulla dimensione spirituale della psicoterapia, riunisce due temi che ho affrontato molte volte nel corso degli anni: il nuovo sciamanesimo, del quale parlo sin dagli anni Settanta, e il dionisiaco e l’apollineo, che ho presentato soprattutto nell’ambito della Gestalt e in particolare nella sessione inaugurale della conferenza dell’Associazione Italiana di Counseling (AICO) nel 1999 a Roma. Il capitolo è una trascrizione di quanto da me detto nel 1998 al Centro de Investigationes Culturales di Belo Horizonte.
Il quarto e ultimo capitolo, intitolato “Il potenziale salvifico della educazione”, riflette il mio coinvolgimento degli ultimi anni intorno all’idea che solo attraverso una trasformazione della educazione potremo contribuire in forma sufficientemente efficace e ampia alla consapevolezza della società, per risolvere la nostra multiforme crisi collettiva. Come nei testi precedenti, è qualcosa che vado dicendo in diversi luoghi e con alcune variazioni, da parecchi anni. Il capitolo contiene quanto da me detto nel gennaio 2002 all’Università Diego Portales, a Santiago del Cile, e annunciato all’epoca come “l’urgenza e la possibilità di un’educazione per l’essere”.”
Il libro dunque, pur frutto di una raccolta, ha di fatto un’intrinseca unitarietà: dalla teoria dei tre tipi di amore, uno per ognuno dei tre cervelli di cui gli umani sono dotati, che Naranjo collega alla visione del suo maestro, l’artista e filosofo Totila Albert, al tema della coscienza, che Naranjo affronta sia dal punto di vista scientifico sia da quello delle tradizioni spirituali, della psicoterapia e della fenomenologia; dal confronto tra psicoterapia, spiritualità e nuovo sciamanesimo, dimensioni apparentemente lontane tra loro, ma caratterizzate in realtà da obiettivi analoghi, al tema scottante dell’educazione e del suo “potere salvifico”.
Come sempre, Naranjo invita a lavorare su di sé e a una presa di consapevolezza per poter trasformare il modo di essere nel mondo e in relazione con gli altri. E con grande efficacia e capacità di sintesi indica la via per creare un’educazione di nuova concezione, che integri psicoterapia e spiritualità, sentimento e ragione, scienza e coscienza e aiuti gli esseri umani a risolvere i propri problemi individuali e collettivi, facendo sì, conclude, “che l’inevitabile trasformazione della società in cui viviamo sia il più fluida e pacifica possibile”.